Andria Food Policy Hub
TYPE:
Uffici, Interni
LOCATION
Andria
AREA:
385 mq
STATUS:
Realizzato
PROJECT YEAR
2021 Concorso di idee – primo classificato
CONSTRUCTION YEAR
2023
CLIENT:
Comune di Andria
DESIGN TEAM
biro+
CREDITI:
Ebanisteria: Falegnameria Chironna Nicola
Impresa: Dentico srl
PHOTOGRAPHER
Filippo Ferrarese
L’Andria Food Policy Hub, ha sede nell’attuale Palazzo di Città, parte dell’ex complesso conventuale di San Francesco.
La qualità degli spazi voltati e la posizione dell’immobile lo hanno candidato ad essere la sede del nuovo Hub di innovazione sociale della città, un luogo che ambiva a configurarsi come centro nodale sia per la comunità locale che per il territorio a scala maggiore. L’edificio ha subito nel tempo diversi rimaneggiamenti con aggiunta di superfetazioni ed interventi architettonici disorganici ed era adibito a sede di uffici comunali, con diversi spazi sottoutilizzati. Le aree di progetto comprendono due ambienti voltati e uno con copertura piana, una sala polifunzionale voltata e una porzione di portico coperto. Il progetto ha prediletto un sistema che intaccasse minimamente la struttura, pur garantendo la riqualificazione edile ed impiantistica dell’immobile; i flussi sono riorganizzati in modo organico. Garantire la massima flessibilità è uno degli obiettivi principali del progetto, che asseconda la natura stessa della tipologia dell’Hub, in cui continuamente è necessario adattare gli spazi ad attività differenti e ad una utenza mutevole.
L’area accoglienza svolge il ruolo di cerniera tra tutte le funzioni ed è raggiungibile da entrambi gli ingressi; ad essa infatti è collegata l’area work, la sala polifunzionale con la relativa area guardaroba, l’area espositiva-ex portico Nord-Est. L’ingresso diventa anche luogo per riunioni informali e di scambio, grazie ad un sistema contenitivo e bacheca che viene continuamente aggiornato con il calendario delle attività dell’Hub, adiacente alla rampa. La sala work è organizzata in modo da facilitare sia il lavoro individuale, che quello di gruppo. Le aree meeting esterne si configurano anche come una potenziale estensione dell’area espositiva; quest’ultima diventa il luogo in cui le politiche in oggetto vengono raccontate all’utenza. All’area work è annessa una zona break che diventa anche spazio di riunione informale. La sala polifunzionale, che ha un ulteriore ingresso autonomo dal chiostro, è l’area destinata ad ospitare le attività e i rapporti dell’Hub con l’esterno.
Il sistema è tenuto insieme da un elemento in metallo rosso che come un filo di connessione, il fil rouge, che corre in tutti gli spazi, disegnando i flussi e portando una serie di usi. Il dispositivo diventa strumento per dividere ulteriormente gli spazi con una tenda, per portare l’illuminazione, per descrivere il modulo contenitore.
Gli infissi esterni sono stati restaurati per massimizzare l’apporto di luce naturale, e permettere una migliore visibilità dall’esterno. Sull’edificio esistente si sono attuati una serie di interventi edili di messa in sicurezza e salubrità. La scelta è però quella di lasciare la scatola il più possibile vicina all’esistente. Per valorizzare l’involucro edilizio, sono state usate pavimentazione e rivestimenti dalle cromie chiare e in continuità con la pietra esistente, e sono state rimosse tutte le superfetazioni. Gli impianti elettrici e meccanici sono stati adeguati al nuovo layout e alle esigenze di ottimizzazione energetica, eliminando ove possibile canaline e massimizzando l’integrazione degli elementi impiantistici nei nuovi massetti a pavimento e negli arredi fissi disegnati.